(Monza 1747 - Milano 1815) ecclesiastico, nel 1790 si recò a Hedervar (Ungheria) per ordinare le raccolte numismatiche del conte Michele di Wiczai, e l'anno seguente svolse un viaggio di nove mesi per tutta l'Europa, nel corso del quale arricchì le proprie collezioni di monete, gemme e manoscritti. Tornato a Milano nel 1797, partì nel 1804 per Palermo e di lì per Napoli, ma nel corso della traversata fu attaccato dai corsari, fatto prigioniero e condotto in Tunisia. Fu liberato dopo tre mesi, grazie anche all'intervento di Francesco Melzi d'Eril. Rimase in quarantena a Livorno fino al 1805. Nello stesso anno pubblicò a Milano il Ragguaglio del viaggio compendioso d'un dilettante antiquario sorpreso da' corsari e condotto in Barberia e felicemente ripatriato (1805). L'anno seguente pubblicò un secondo testo, Ragguaglio di alcuni monumenti di antichità ed arti raccolti da un dilettante antiquario (1806)in cui descrisse tra l'altro le rovine di Cartagine. Nel 1806 fu a Vienna e tornò a Hedervar. Nel 1808 fu nuovamente a Vienna, poi si recò a visitare le miniere di Transilvania: su questo viaggio pubblicò una memoria intitolata Caronni in Dacia. Mie osservazioni... sui Valacchi specialmente e zingari transilvani (1812). Tornato a Milano nel 1809, nel 1811 fu costretto a rifugiarsi a Vienna per i suoi sentimenti politici antifrancesi. Tornò a Milano dopo il ripristino della dominazione asburgica, e qui morì nel 1815.
DBI
Clerici 2008, p. 1257
Ragguaglio del viaggio compendioso
Ragguaglio di alcuni monumenti
Caronni in Dacia
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