(Verona 1662 - Roma 1729), sacerdote, erudito poliedrico,
scienziato, matematico, astronomo, storico e antiquario al servizio della Roma
papale, di fama europea, fu il primo a ripetere gli esperimenti ottici di
Newton. Nel 1712 fu incaricato di portare la berretta cardinalizia al Rohan,
ottenendo così la possibilità di compiere un lungo viaggio in Francia ed
Inghilterra dove soggiornò nel 1713 ed incontrò i migliori intellettuali del
suo tempo: Swift, Arbuthnot, Halley e Newton. Partecipò a due sedute della
Royal Society, di cui divenne membro su proposta di Newton nel 1713, e visitò
Oxford dove fu accolto con molti onori. Del suo soggiorno inglese ha lasciato
un lungo resoconto in latino, Iter in Britanniam, pubblicato da S. Rotta
in Francesco Bianchini in Inghilterra. Contributo alla
storia del newtonianismo italiano (Brescia 1968). Abbiamo inoltre
alcune lettere pubblicate da C.G. Giuliari (Verona 1877), ed un manoscritto
sulle Cose più cospicue di Londra conservato alla Biblioteca Capitolare
Verona, cod. CCCLXXXIV, cc. 43r-46v. DBI.
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