«Chi lascia una relazione odeporica, anche se non viaggia per diporto, può, solitamente, essere assimilato a chi lo fa» (Scaramellini 1985)

martedì 31 maggio 2016

Locatelli Lanzi, Francesco

(Bergamo 1687 - ivi 1770), conte di Liteggio. Si arruolò giovanissimo nei dragoni francesi e combatté in Italia e Spagna. Soggiorò a Parigi, da dove fuggì per sottrarsi ai creditori. Attraversò la Germania e giunse in Russia, tentando di raggiungere la Persia. Arrestato ed espulso, si recò in Spagna, e poi seguì il principe Rakoczi a Costantinopoli, dove divenne informatore segreto dell'ambasciatore veneto. Fuggì a Napoli quando il suo protettore cadde in disgrazia. Fu infine a Roma e a Venezia, per finire i suoi anni nella natia Bergamo.
Nel 1735 pubblicò a Parigi, anonime, le sue Letteres Moscovites, tradotte successivamente in inglese (1736). Furono inoltre tradotte in tedesco su ordine del governo russo e accompagnate da una confutazione col titolo eloquente: Le cosiddette Lettere Moscovite, ovvero le calunnie e le mille avventurose bigie sparate contro la nazione russa da un italiano venuto dall'altro mondo (1738). 
Vari punti esposti nelle Lettres furono in seguito confermati dall'Algarotti nei suoi Viaggi di Russia (1760). Cfr. Clerici 2008 p. 543.

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