«Chi lascia una relazione odeporica, anche se non viaggia per diporto, può, solitamente, essere assimilato a chi lo fa» (Scaramellini 1985)

martedì 31 maggio 2016

BIANCHINI, Francesco

(Verona 1662 - Roma 1729), sacerdote, erudito poliedrico, scienziato, matematico, astronomo, storico e antiquario al servizio della Roma papale, di fama europea, fu il primo a ripetere gli esperimenti ottici di Newton. Nel 1712 fu incaricato di portare la berretta cardinalizia al Rohan, ottenendo così la possibilità di compiere un lungo viaggio in Francia ed Inghilterra dove soggiornò nel 1713 ed incontrò i migliori intellettuali del suo tempo: Swift, Arbuthnot, Halley e Newton. Partecipò a due sedute della Royal Society, di cui divenne membro su proposta di Newton nel 1713, e visitò Oxford dove fu accolto con molti onori. Del suo soggiorno inglese ha lasciato un lungo resoconto in latino, Iter in Britanniam, pubblicato da S. Rotta in Francesco Bianchini in InghilterraContributo alla storia del newtonianismo italiano (Brescia 1968). Abbiamo inoltre alcune lettere pubblicate da C.G. Giuliari (Verona 1877), ed un manoscritto sulle Cose più cospicue di Londra conservato alla Biblioteca Capitolare Verona, cod. CCCLXXXIV, cc. 43r-46v. DBI.

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