«Chi lascia una relazione odeporica, anche se non viaggia per diporto, può, solitamente, essere assimilato a chi lo fa» (Scaramellini 1985)

lunedì 6 giugno 2016

FARSETTI, Tommaso Giuseppe

(Venezia 1720 - Padova 1791), letterato
Dal DBI:
[...] come scrisse egli stesso, "portato però dal suo genio inclinato agli studi, si tenne lontano da' Magistrati della Repubblica, sino che spinto da desiderio di veder l'Europa più colta, molti anni spese in lunghi viaggi; da' quali restituitosi a Venezia e preso l'abito di San Giovanni Gerosolimitano, godendo anche l'onore della Gran Croce, si sta ritirato, traendo la sua vita in somma tranquillità, e nel sen delle lettere" (Notizie della famiglia Farsetti, p. 73).
Nei suoi lunghi viaggi, particolarmente in Francia, allacciò una serie di amicizie con uomini di lettere, coi quali intrattenne una costante relazione epistolare anche dopo il ritorno a Venezia; tra le sue conoscenze si annoverano Giovanni Lami, Giovanni Maria Mazzuchelli, Francesco Algarotti, Clemente Sibiliato, Giuseppe Gennari, Marco Forcellini, Giovanni Brunacci, Girolamo Tartarotti, Voltaire, Montesquieu e Rousseau.
A Voltaire fece conoscere alcune tragedie di autori italiani del '500, a Rousseau - conosciuto a Parigi nel 1758 (quasi contemporaneamente a Giacomo Casanova), e uno dei suoi autori preferiti - offrì nel marzo 1765 "in una contrada rimota e poco abitata [di Padova] una mia abitazioncella che par l'asilo dell'innocenza, e della specialità...", disegnata da Palladio e dove "non accade, che tema d'esser colà vezzata per la quantità d'amici e partigiani, che tiene in queste parti, dove anco per giunta è per ristamparsi Macchiavello" (Van Bever, Lettere inedite, p. 261). Tramite privilegiato di molte sue relazioni culturali in Francia fu Anne-Marie du Boccage, delle cui opere fece attiva propaganda tra i suoi amici italiani e che a sua volta, quando si recò a Venezia, proprio in casa Farsetti conobbe molti degli intellettuali più in vista, tra cui il Goldoni e i fratelli Gozzi.
Nonostante la sua amicizia con alcuni degli uomini di punta dell'illuminismo francese e l'attenta lettura delle loro opere, il F. restò estraneo all'impegno civile dei "lumi". 


Notizie della famiglia Farsetti con l'albero e le vite di sei uomini illustri a quella spettanti (Cosmopoli [Venezia 1778]) 

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