(Benevento
1695 – Firenze 1758), illustre medico ed importante esponente della massoneria.
Grazie alla conoscenza della lingua inglese, divenne il medico di fiducia della
comunità inglese residente a Firenze, dove conobbe Theophilus Hastings, conte
di Huntingdon, che nel 1722 lo invitò a seguirlo in Inghilterra come suo
medico. Risiedette a Londra dal 1723 al 1726, entrando in contatto con i più
illustri italiani ivi presenti e con gli ambienti nobiliari e scientifici
(conobbe Newton), e divenne celebre grazie alla pubblicazione della traduzione
di un romanzo amoroso di Senofonte Efesio Xenophontis Ephesii Ephesiacorum
libri V. De amoribus Anthiae et Abrocomae. A volte critico con
la realtà inglese, dopo il ritorno in Italia il suo giudizio diventò sempre più
positivo, e l’Inghilterra diventò il suo modello di riferimento. A Firenze fu un
esponente di spicco della società locale e rimase un ponte di congiunzione tra
l’Italia e l’Inghilterra. Sulle sue esperienze inglesi abbiamo due lettere
scritte nel 1726 da Londra ad Antonio Conti (nelle Lettere scelte... all'abate
A. Conti, Venezia 1812, pp. 20-33); una Lettera intorno
all'educazione e al genere di vita degl'Inglesi indirizzata a
Rinuccini (6 agosto 1724) e nelle Effemeridi, il diario (tuttora
manoscritto) che continuò a tenere per tutta la vita, conservate presso la Biblioteca
biomedica dell'Università degli studi di Firenze ed ora disponibili in versione
digitalizzata sul sito dell’Università di Firenze. Membro della Royal Society dal 1736.
Effemeridi
DBI
Sul Cocchi viaggiatore:
M. Battistini, A. C. in Belgio ed in Olanda nel 1726, in Riv. di storia d. scienze mediche e naturali, XXIV (1933), 7-8, pp. 143-48;
A. M. Megale Valente, Il viaggio europeo di A. C. attraverso le sue "Effemeridi", in Miscellanea di storia delle esplorazioni, V, Genova 1980, pp. 77-146.
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