ANTONIO da Gradisca (al secolo Nicolò Zucchelli). - Nacque a Gradisca nel Friuli da Aurelio Zucchelli dell'Aquila e da Orsola Gentile Baio il 18 marzo 1663.
Vestì l'abito cappuccino a sedici anni e fu inviato missionario nel Congo con decreto della Congregazione di Propaganda Fide del 29 ott. 1697. L'8 marzo 1698 salpò da Lisbona e, dopo aver soggiornato alcuni mesi a Bahia nel Brasile, riuscì a raggiungere Lusinda sulla costa dell'Angola il 9 novembre di quell'anno. Di qui si recò in missione nelle regioni interne del Congo più volte fino al 1702, quando, nel dicembre, in seguito a malattia fu rinviato in patria. Dopo un lungo e pericoloso viaggio, riuscì a tornare in Europa: nel settembre del 1703 era a Lisbona, nel giugno dell'anno successivo a Venezia e dal 1706 a Gorizia come guardiano del convento cappuccino di quella città, dove morì il 13 luglio del 1716.
Delle sue missioni congolesi l'A. scrisse ventitré relazioni che pubblicò a Venezia, nel 1712, col titolo Relazioni del viaggio e Missioni di Congo nell'Etiopia Inferiore Occidentale del P. Antonio Zucchelli da Gradisca, predicatore cappuccino della Provincia di Stiria e già missionario apostolico in detto regno.Queste relazioni, pregevoli per le notizie sia geografico-economiche sia antropologiche, godettero di una certa notorietà ai loro tempi e furono tradotte in tedesco e pubblicate a Francoforte nel 1715, a Erfurt nel 1723 e ancora a Francoforte nel 1794, col titolo Merkwürdige Missions und Reise-Beschreibung nach Congo in Ethiopien.
Bibl.: P. Amat di S. Filippo. Biografia dei viaggiatori italiani, Roma 1882, pp. 473-475; C. Garollo, Le Relazioni del p. A. Z. di G., cappuccino missionario al Congo, in Atti d. Accad. di Udine,s. 2, VI (1884), pp. 25-50; P. Amat di S.Filippo, Gli illustri viaggiatori italiani con un'antologia dei loro scritti, Roma 1885, pp. 309-319; E. Patriarca, Il Padre cappuccino A. da G...., Verona 1942; Lexicon Capuccinum, Romae 1951, coll. 90 s.
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(Gradisca d'Isonzo, 18 marzo 1663 – Gorizia, 13 luglio 1716), al secolo Nicolò Ubaldo Zucchelli, è stato un missionario, viaggiatore escrittore italiano, ricordato per un importante reportage di viaggio dal titolo Relazioni del viaggio e missione del Congo, pubblicato nel 1712[1][2][3] (nel 1711, secondo altri[4]).
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio del barone Aurelio Zucchelli dell'Aquila e di Orsola Gentile Baio, Antonio Zucchelli fu battezzato dal religioso Gregorio Barbarigo, amico di famiglia e futuro santo[5].
Giovanissimo, appena sedicenne, entrò nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini del convento di Gradisca. Il del 29 ottobre 1697, quand'era trentaquattrenne, un decreto dellaCongregatio de Propaganda Fide ne dispose l'invio in missione.
Il viaggio in Congo[modifica | modifica wikitesto]
Il suo lungo viaggio ebbe inizio da Genova, dove, proveniente dall'Umbria, s'imbarcò nel 1697 dopo aver lasciato il suo convento. Il ritorno avvenne a Venezia, sette anni dopo, nel 1704.
La prima tappa fu Malaga, quindi Cadice, e infine Lisbona, dove l'8 marzo 1668 iniziò la traversata dell'Oceano Atlantico, fino in Brasile, dove si fermò per alcuni mesi sostando aSan Salvador di Bahia[2]. Dal Brasile ripartì per le coste dell'Africa equatoriale, sbarcando a Luanda, nel Regno d'Angola: da Luanda penetrò più volte nell'interno del Regno del Congo (in cui fu in missione dal 1698 al 1702) fino a giungere, tra molte difficoltà, fino al regno dell'età del ferro di Ngoyo.
Nel 1702, ammalato, intraprese un lungo e pericoloso itinerario che l'avrebbe ricondotto in Italia: passando per il Brasile si imbarcò per il Portogallo, giungendo a Lisbona nel settembre 1703. Sbarcò infine a Venezia nel giugno 1704. Due anni dopo lo si ritrova guardiano del convento di Gorizia, città nella quale trascorrerà il resto della sua esistenza, fino alla morte nel 1716.
Opera[modifica | modifica wikitesto]
Dalle sue lunghe esperienze di viaggio e di missione, durate complessivamente sette anni, Zucchelli trasse ispirazione per un'opera, l'unica da lui scritta, e per la quale oggi è conosciuto.
Viaggi e relazioni[modifica | modifica wikitesto]
Il resoconto Antonio da Gradisca si componeva di 23 distinti reportage[2], raccolti sotto il titolo di:
- Relazioni del viaggio e missione di Congo nell'Etiopia inferiore occidentale, del P. Antonio Zucchelli da Gradisca, predicatore cappuccino della provincia di Stiria, e già missionario apostolico in detto regno ecc., consecrate alla sacra ces. reale maestà di Eleonora Maddalena Teresa, vedova del gran Leopoldo.
 
La raccolta delle sue relazioni fu pubblicata nel 1712 a Venezia, presso Bartolomeo Giavarina, in un volume in quarto di 438 pagine.
Valore dell'opera[modifica | modifica wikitesto]
In quest'opera, il missionario e predicatore cappuccino dà conto dei suoi viaggi in Brasile e Africa nera: un diario di viaggio ricchissimo di notizie sulle località raggiunte e sulle popolazioni conosciute o incontrate durante i suoi viaggi. Il suo resoconto presenta interessanti osservazioni naturalistiche su clima, flora e fauna dei luoghi visitati e notizieantropologiche sui relativi popoli, gruppi etnici e sulle loro usanze.
Contenuti[modifica | modifica wikitesto]
La quinta relazione è occupata dalla descrizione del Brasile, che beneficiava della tratta atlantica di schiavi africani provenienti dal Regno del Congo. Nella sesta relazione Zucchelli racconta il suo passaggio da San Salvador a Luanda, nel regno d'Angola. Le tre relazioni seguenti contengono la narrazione delle missioni, e gli spostamenti dell'autore nei regni di Angola, del Congo, e specialmente nella provincia di Sogno all'imboccatura del fiume Zaire, dove Zucchelli soggiornò più a lungo. La relazioni dalla nona alla tredicesima sono interamente dedicate alla descrizione della provincia di Sogno e dei costumi dei suoi abitanti. Nelle altre relazioni, frammiste al racconto, si trovano le descrizioni delle località nei paesi visitati, e una serie di particolari sulle produzioni, sul clima, sui popoli e sull'aspetto di quei luoghi. Le ultime quattro relazioni, dalla ventesima alla ventitreesima, comprendono i racconti delle sue navigazioni da Loanda in Brasile fino a San Salvador, da San Salvador a Lisbona, da Lisbona a Malta, e da quest'ultima aVenezia.
Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]
L'opera riscosse all'epoca un buon successo: l'interesse suscitato travalicò i confini linguistici italiani tanto da determinarne una traduzione in tedesco, con il titolo Merkwürdige Missions und Reise-Beschreibung nach Congo in Ethiopien, che conobbe più di un'edizione: fu pubblicata una prima volta a Francoforte, nel 1715, una seconda volta nel 1723, aErfurt, e una terza volta, nel 1794, nuovamente a Francoforte.
1.    ^ Immacolata
Amodeo, «Was man aus dem Africareisebericht eines Kapuziners über Europäer
erfahren kann: Antonio Zucchelli, Relazioni del Viaggio e Missione di
Congo (1712)» 
2.    ^ a b c voce
«Zucchelli (Antonio)», in A.-L. D'Harmonville, Dizionario delle date, dei
fatti, luoghi ed uomini storici, o Repertorio alfabetico di cronologia
universale, G. Antonelli, 1847, (Tomo sesto, p. 559-560) 
3.    ^ Alberto
Merola, «ANTONIO da
Gradisca (al secolo Nicolò Zucchelli)», in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell'Enciclopedia italiana
Treccani, Roma (on-line) 
4.    ^ «Zucchèlli,
Antonio» dal Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia italiana 
5.    ^ Carlo
Morelli di Schönfeld, Istoria della
contea di Gorizia, Paternolli, 1855, p. 373 
Bibliografia [modifica | modifica wikitesto]
7.    Alberto Merola, «ANTONIO da
Gradisca (al secolo Nicolò Zucchelli)», in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell'Enciclopedia italiana
Treccani, Roma (on-line)
8.    «Zucchèlli,
Antonio» da Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia italiana
9.    (DE) Immacolata Amodeo, «Was man aus dem Africareisebericht eines
Kapuziners über Europäer erfahren kann: Antonio Zucchelli, Relazioni del
Viaggio e Missione di Congo(1712)», in  AA.VV., Littératures et
sociétés africaines, Gunter Narr Verlag, 2001 ISBN
978-3-8233-5854-1 (p. 135 e segg., da Google book search)
11. A.-L. D'Harmonville, Dizionario delle
date, dei fatti, luoghi ed uomini storici, o Repertorio alfabetico di
cronologia universale, G. Antonelli, 1847 (voce «Zucchelli
(Antonio)», Tomo sesto, p. 559-560)
12. (FR) Louis Gabriel Michaud, ZUCCHELLI (Antoine) in Biographie
universelle, ancienne et moderne, tomo LII, pag. 485, 1813 (online su Google Book Search)
13. Carlo Morelli di Schönfeld, Istoria della
contea di Gorizia, Paternolli, 1855
Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]
- M. Esterina Antinori, Anatomia di un libro raro: 1712. Relazione del Viaggio e Missione di Congo di P. Antonio Zucchelli. Venezia, Salerno, Litotipografia R. Reggiani, 1976
 - Silvio Porisiensi, Pionieri della scienza, della civiltà e della fede in Africa. I Cappuccini italiani alla esplorazione del Congo, Angola e Matamba nel sec. XVII, 1645-1705
 
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